Riutilizzo, etica, energie rinnovabili e biologico viaggio nelle fabbriche della sostenibilità

Corriere del Veneto, 26 febbraio 2017

Diciotto volti di una rivoluzione in atto, diciotto luoghi dove il futuro è già realtà. La prima fase di Green Week è un tour dalle mille sfaccettature: dopo l’evento di apertura, il pomeriggio di martedì 28 febbraio al Porto di Venezia (un viaggio alla scoperta della riconversione e bonifica ambientale) si parte con la mappa destinata ad attraversare un vastissimo territorio.

Mercoledì 1 marzo saranno dieci le «fabbriche della sostenibilità» protagoniste di visite guidate e gratuite. Quattro di esse sono collegate alla «Giornata dell’Economia Circolare», dedicata al riutilizzo ecocompatibile. Come a Scomigo (Treviso), dove ha sede Amorim Cork Italia, che dal riciclo dei tappi ottiene nuovo materiale per edilizia, abbigliamento, meccanica, ed ha anche dato vita all’iniziativa benefica «Etico». Riutilizzo è la parola d’ordine pure per un’altra azienda trevigiana, LCI-Lavorazione Carta Riciclata Italiana, che promuove il progetto RafCycle per il recupero degli scarti delle etichette.

Dalla Marca alla provincia di Vicenza, per entrare nel mondo di Brevetti Waf a Creazzo, produttrice di articoli per l’industria del beverage (bicchieri, levatappi) e capace di trasformare 130 tonnellate di materiale plastico al mese differenziando il 100% degli scarti. Sempre nel Vicentino, a Montorso, un salto nel gusto con Cielo e Terra, azienda vinicola votata alla sostenibilità nella scelta dei materiali (bottiglie leggere, imballaggi ecologici) e delle tecnologie (illuminazione Led, recupero calorie da impianti). Nella stessa giornata si potranno toccare altre sei realtà. Il mondo del vino biologico in due step trevigiani: la Cantina Pizzolato di Villorba (che aprirà al pubblico la nuova sede di Villorba, realizzata in assi di legno di faggio del Cansiglio e ora candidata al Premio per l’Architettura Contemporanea dell’Unione Europea) e Perlage Winery di Farra di Soligo (che nel 2016 ha ottenuto la certificazione di B-Corp che impegna l’azienda a usare la forza del suo business per creare un impatto positivo nella comunità).

Il territorio bellunese invece farà conoscere a Pieve d’Alpago Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, società specializzata nella climatizzazione, che con i marchi RC e Climaveneta produce soluzioni eco-sostenibili grazie alle risorse rinnovabili. Ritorno nel Veneziano alla scoperta della Raffineria Eni di Porto Marghera e della possibilità di trasformare materie prime naturali in biocarburanti. Il passaggio in Friuli consente ai visitatori di esplorare Eurotech, che ad Amaro (Udine) progetta tecnologia miniaturizzata e ha brevettato ReliaSENS, centralina di monitoraggio di inquinamento dell’aria ad alta precisione. A Talmassons ecco C.D.A., specializzata nell’installazione di distributori automatici per ristorazione ed ideatrice di un innovativo progetto che utilizza i fondi di caffè come fonte di energia (pellet per stufe).

Giovedì 2 marzo il tour si sposta a Grezzana (Verona) per conoscere Just Italia, produzione di cosmetici naturali ma anche responsabilità sociale d’impresa grazie all’omonima Fondazione, finanziatrice di progetti di sensibilizzazione ecologica. Poi, tutti in Trentino verso il viaggio finale. A Tuenetto si scopriranno le celle ipogee del Consorzio Melinda, impianto unico al mondo nella frigo-conservazione delle mele, situato 275 metri sotto le radici degli alberi.

A Mezzolombardo invece riflettori puntati sul cantiere dell’ospedale San Giovanni, realizzato da Trentino Progetti e Mak Costruzioni con certificazione Leed Platinum e l’utilizzo di materiali naturali a basso impatto. Nella stessa città, la visita porterà dentro SolidPower, produttrice di energia e calore con tecnologie all’avanguardia ed eco-sostenibili. Penultima tappa a Riva del Garda per Lecta Cartiere, ai vertici in Europa per produzione di carta patinata senza legno, infine la suggestiva conclusione con il gruppo Dolomiti Energia fra i segreti della centrale idroelettrica di Santa Massenza, l’impianto più potente del Trentino, con una sala turbine scavata nelle viscere del monte Gaza.

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