Anche Fomet tra le aziende sostenibili

L’Arena / di Luca Fiorin

C’è anche l’azienda veronese Fomet nell’elenco delle «Fabbriche della sostenibilità» di Green Week. Nell’ambito dell’iniziativa che precede il festival della Green economy, che si svolge da oggi a domenica a Trento, 30 aziende di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino sono diventate testimonial dell’ecosostenibilità. Si tratta di attività che hanno scelto, anche come leva competitiva, di adottare processi o realizzare prodotti compatibili con l’ambiente. Realtà che in questa settimana sono visitate in un tour finalizzato a mettere in risalto il loro essere green. Mercoledì il tour ha toccato, unica azienda veronese coinvolta, la Fomet di San Pietro di Morubio, azienda che produce concimi biologici e che dal 1973 applica su scala industriale metodi e sistemi di lavoro naturali per produrre fertilizzanti organici e speciali.Il gruppo, che fattura circa 25 milioni di euro e occupa 54 persone, persegue l’obiettivo di realizzare prodotti che apportano al terreno anche attività biologica e componenti umide, per contrastare il sempre maggiore declino produttivo delle aree agricole, la loro progressiva destrutturazione e le conseguenti difficoltà di lavorazione.Per essere sempre all’avanguardia, specialmente in un momento in cui il trend del biologico è in crescita, Fomet investe ogni anno 2 milioni di euro, di cui 800 mila in ricerca e sviluppo pura. «L’aumento dell’interesse verso il bio ci ha spinti a concentrarci sempre più su una politica ecosostenibile», spiegano dall’azienda che per esempio, sta eliminando l’uso di plastica monouso, sta riducendo costantemente i consumi energetici, ed aderisce a programmi di energia circolare. «Per noi», precisano i rappresentanti di Fomet, «partecipare a un’iniziativa come la Green Week ha un significato importante. Non si tratta solo di un fatto che è positivo per la nostra immagine, ma anche la conferma che la strada che stiamo percorrendo è giusta, che i nostri investimenti stanno avendo successo ed un’ occasione di confronto e di discussione di possibili collaborazioni future».

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