Cda preme l’acceleratore su sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa

L’impegno responsabile delle aziende nei confronti della società e dell’ambiente, anche delle PMI – strutturalmente più flessibili delle grandi imprese – è ormai l’imperativo strategico per ogni realtà imprenditoriale che intenda rafforzarsi sul mercato e garantirsi margini di competitività nel contesto globale. Ne è convinto Fabrizio Cattelan, amministratore delegato di CDA, azienda con sede a Talmassons, in provincia di Udine, che da oltre 40 anni opera con una forte spinta alla ricerca e all’innovazione, privilegiando la partnership con aziende produttrici del settore alimentare e non solo, investendo sulla formazione del personale e con uno spiccato orientamento alla green philosopy e alle soluzioni per il benessere della persona. Azienda del vending in costante crescita, in questi anni CDA non si è limitata alla distribuzione automatica, diventando punto di riferimento del settore, ma si è distinta con successo in progetti legati alla responsabilità sociale d’impresa, alla salvaguardia dell’ambiente, alla diffusione di corretti stili di vita attraverso la sana alimentazione.

Sono davvero numerose le iniziative di CDA sui temi della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa: tra quelle di maggior successo, si distingue il progetto Semaforo Verde, esempio tangibile dell’impegno per la riduzione delle emissioni di CO2 della flotta aziendale, che ha consentito l’ottimizzazione dei consumi e dei percorsi stradali attraverso la formazione degli autisti a una guida ecologica e l’impiego di automezzi a gas metano.

Anche sul fronte del riciclo degli scarti prodotti dall’azienda e, nello specifico, dei fondi di caffè, CDA ha deciso di investire numerose risorse presentando due diversi progetti. Il primo, premiato con il “Good Energy Award”, prevede il recupero dei fondi di caffè che dovrebbero essere trasformati in pellet, come fonte di energia delle stufe pirolitiche, che producono calore da biomasse. I residui della combustione, costituiti da carbone vegetale, potrebbero poi essere impiegati come ammendante per il terreno, rendendo, di fatto, il caffè una risorsa senza fine. Per questo progetto è stata avviata una collaborazione con l’Associazione Animaimpresa e con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine, tramite lo spin off Bluecomb.

Il secondo, invece, è un progetto speciale di economia circolare riguardante la trasformazione di fondi di caffè per la produzione di funghi commestibili sviluppato in collaborazione con la start-up Micomondo. “Le attività di Ricerca & Sviluppo della nostra azienda, da anni impegnata nel recupero dei fondi di caffè, – spiega Fabrizio Cattelan – sono orientate alla sostenibilità consapevole e intelligente. I fondi di caffè sono un substrato ancora valido e che può trovare nuovo impiego. CDA – sottolinea l’AD – cerca di essere promotrice di un modello di economia circolare, in grado quindi di rendere sempre più sostenibile il business. Perché sostenibilità significa che le soluzioni che applichiamo oggi non devono diventare i problemi di domani, ma piuttosto delle opportunità per il futuro».

Per raccontare l’evoluzione di CDA ai suoi clienti e consumatori, sempre più attenti alla qualità e ai modelli di sostenibilità, l’azienda ha intrapreso un percorso di comunicazione trasparente, non solo attraverso la redazione del bilancio sociale e del report di sostenibilità, ma anche pubblicando un magazine aziendale La Čhìcare. Il titolo non poteva che riprendere il tema del caffè, il prodotto più conosciuto e gradito dei distributori automatici. La Čhìcare richiama, infatti, l’espressione utilizzata in Friuli, dove ha sede CDA, per indicare “la tazzina da caffé” e sta a simboleggiare un momento di pausa e di incontro, che si può godere anche attraverso il piacere della lettura. «L’obiettivo principale di questo magazine – commenta Cattelan – è condividere i nostri successi per “contaminare” i comportamenti futuri di altre aziende interessate a restituire al territorio l’energia e le risorse ricevute nel corso del proprio sviluppo. Perché la sostenibilità passa attraverso il coinvolgimento e, solo così, azioni e iniziative di oggi possono diventare opportunità da cogliere e non problematiche da dover risolvere».

Tra qualche giorno, per il secondo anno consecutivo, in occasione della Green Week, CDA sarà una delle aziende del programma itinerante in Triveneto che ospiterà un workshop della Green Academy in qualità di “Fabbrica della Sostenibilità”.

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