Corriere della Sera -

Economia «verde», il festival torna alla conquista di Parma

La sostenibilità come strada inevitabile per arginare i problemi legati al clima. È un fattore di crescita per le imprese. È riflessione sulla società. Talvolta, persino uno spettacolo comico: «Stanno arrivando i cambiamenti climatici e non ho niente da mettermi» di Diego Parassole. La sostenibilità sarà al centro di una nuova edizione della Green Week, il «Festival della Green Economy» che porterà a Parma un ricco programma: 70 eventi e 300 relatori dal 5 al 7 aprile. Anticipazione giovedì 4 in piazza Garibaldi, sulle «nuove prospettive urbane per promuovere la sostenibilità».

Il titolo del Festival? «Sfide globali, soluzioni green». Fra le novità di quest’anno, il sostegno di Ue e Fondazione Cariparma. Ed è nella sede milanese della Rappresentanza in Italia della Commissione europea che ieri è stata presentata la Green Week, con la moderazione di Alessandra Pizzi, curatrice del Festival. In questa edizione si parlerà anche di Europa e delle politiche intraprese nella legislatura che sta per terminare. Stefania Nardelli, responsabile Stampa e comunicazione della Commissione, ricorda gli obiettivi ambiziosi dell’Europa in tema di riduzione delle emissioni (nonostante gli sconvolgimenti dal 2020 in poi) e rimarca che Parma è fra le Net Zero Cities che si impegnano a ridurre l’impatto climatico entro il 2030. «Siamo contenti di avviare questa collaborazione a pochi mesi dalle elezioni europee», aggiunge Maurizio Molinari, capo ufficio a Milano del Parlamento Europeo. «Stiamo promuovendo la campagna di invito al voto – riassunta dallo slogan “Usa il tuo voto” – incoraggiando gli europei a una piena cittadinanza attiva». Anche di questo si parlerà a Parma.

Apertura ufficiale venerdì 5 aprile alle 10,30 al Crédit Agricole Green Life, con un focus sul ruolo di Parma come «capitale della Green Economy», con tanti imprenditori a confronto. L’economia, d’altronde, è uno dei fondamenti degli incontri in calendario. «Essere buoni conviene» dice neanche troppo provocatoriamente Ermete Realacci, per sintetizzare come la sostenibilità sia un fattore di competitività per le imprese. Il presidente di Fondazione Symbola e Comitato scientifico del Festival mette in chiaro che le imprese che investono in sostenibilità hanno performance migliori: «Uno studio evidenzia che i cittadini, in maggioranza, pensano che un’azienda sostenibile sia più degna di fiducia e che i prodotti siano migliori».

Altro tema cardine è l’acqua. Dagli anni ’90 in poi, analizza Francesco Tornatore (Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po) le precipitazioni sono cambiate non tanto nelle quantità totali annue ma nelle loro modalità. Si sono alternati 7 momenti di forte siccità: spiccano il 2003 e il 2022, «che ha fatto capire che bisogna cambiare qualcosa. Così come l’alluvione della Romagna dice che dobbiamo fare i conti con il ripetersi costante di eventi estremi. La Green Week è un’occasione per affrontare tutti questi temi».

Saranno numerosi gli ospiti: dallo chef Davide Oldani al divulgatore Mario Tozzi, da Jan Olof Lundqvist (massimo esperto mondiale sui temi dell’acqua) al violoncellista Mario Brunello, che si esibirà al Teatro Regio. Ritorna poi il Premio Green Book, il 6 aprile. Tutti gli eventi sono su greenweekfestival.it. Incontri a ingresso libero; sul sito, le istruzioni per iscriversi.

Il comico Parassole in piazza Garibaldi venerdì 5 dialogherà sulla transizione con il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro. Nota Francesco Castelleone (direttore Comunicazione, Relazioni esterne e Public affairs): «I francesi parlano di durabilité; il senso è fare qualcosa che sia rispettoso per ambiente, giustizia sociale e così via per assicurarci che durino nel tempo». Castelleone elogia inoltre la funzione divulgativa del Festival e ricorda che a Parma si trova il più grande impianto hi-tech di Iren per la raccolta di plastica e carta, con possibilità di visita.

Infine Alessandro Faorlin (auxiell) sottolinea che sostenibilità è anche efficienza, ad esempio con le innovazioni di processo. Giacomo Zorzi (Veneto Unic) spiega che il settore conciario ha fatto notevoli passi avanti nel campo della sostenibilità.

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