Corriere della Sera -

Il cambiamento è di colore verde

Settantadue eventi, più di 300 relatori e sette sezioni tematiche. Sono i numeri che raddoppiano di fatto la 14esima edizione di «Green Week», il festival della Green Economy, a Parma dal 5 al 7 aprile, dove si discuterà di economia sostenibile. Il festival, promosso da Italy Post, «Economia» e «Pianeta 2030» del Corriere della Sera, Fondazione Symbola e, naturalmente, tutta Parma (dal Comune all’università, dall’Unione degli industriali a Parma Io ci sto!) avrà anche due preview: la prima, dal 2 al 4 aprile, sarà il tour delle 18 «Fabbriche della sostenibilità»; l’altra (in piazza Garibaldi, alle 21 del 4 aprile) vedrà Carlos Moreno, direttore scientifico «Innovazione territoriale imprenditoriale» alla Sorbonne Business School di Parigi, esplorare nuove prospettive urbane promuovendo la sostenibilità.

Tra le magnifiche Fabbriche ci sarà anche Davines, gruppo italiano con sede proprio a Parma dedicato al settore della cosmetica professionale, il cui presidente Davide Bollati («Siamo convinti che la sostenibilità possa essere un catalizzatore per la crescita delle aziende, accompagnata da una stretta condivisione di intenti tra realtà pubbliche, private e cittadini»), sarà presente, insieme ad altri rappresentanti delle imprese del Tour, all’inaugurazione del festival, dalle 10.30 di venerdì 5, al Crédit Agricole Green Life Auditorium, in occasione di un focus sul ruolo di Parma come Capitale della Green Economy; la conclusione del focus toccherà a Monica Araya, executive director International European Climate Foundation.

Tra gli imprenditori green, incontreremo, tra gli altri, Alberto Figna, presidente dell’azienda molitoria Agugiaro & Figna, per il quale l’impegno green è «un processo che parte da lontano, è tangibile quotidianamente e si concretizza in tutte le nostre attività: dai processi di macinazione del grano all’adozione di politiche green, passando per le iniziative di formazione», e Albino Tonazzo, fondatore e ad di Kioene, il brand di burger vegetali, a base di leguminose, ideato 35 anni fa: «Se tutta la produzione mondiale di leguminose fosse utilizzata per la nostra alimentazione, soddisferemmo il fabbisogno proteico di 8 miliardi di persone. Una rivoluzione a cui ciascuno può contribuire con le proprie scelte quotidiane».

Il tour delle fabbriche

Si esploreranno realtà «virtuose» per mettere a fuoco metodi e strumenti innovativi

«Il festival insisterà molto sulla transizione ecologica come stimolo di crescita per le imprese», ricorda Alessandra Pizzi, curatrice di una kermesse che si apre al design (dalle 18 del 5 aprile, al Palazzo del Governatore, con l’architetto Mario Cucinella) al food (lo chef Davide Oldani, sabato 6, dalle 16.30 a Le Village by Crédit Agricole, parlerà della svolta green nel cibo), alla divulgazione scientifica (sabato 6, dalle 18 toccherà al geologo Mario Tozzi intrattenere il pubblico con uno speech sui cambiamenti climatici) e alla narrazione musicale: il violoncellista Mario Brunello e il neurobiologo delle piante, Stefano Mancuso, protagonisti di Un albero, una ciaccona, sabato, dalle 21, al Teatro Regio di Parma.

Dopo l’inaugurazione, è come se la «Green Week» scorresse via senza soluzione di continuità: passeremo, infatti, dal «Dumping energetico sulle imprese italiane» (venerdì 5, a Palazzo Soragna, con Federico Fubini del Corriere della Sera e Annalisa Sassi, presidente Confindustria Emilia Romagna) al «serioso» dialogo sulla transizione energetica — dalle 21 in piazza Garibaldi —, tra il comico Diego Parassole e il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro.

La curatrice Alessandra Pizzi: «Si insisterà molto sulla transizione ecologica, stimolo di crescita»

Prima accennavamo ai grandi nomi presenti: Jan Olof Lundqvist, esperto mondiale sul tema acqua e sicurezza alimentare, è uno di questi. Sabato 6, dalle 21, in piazza Garibaldi, Lundqvist dialogherà con Alessandro Bratti, segretario generale Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, in un talk moderato da Edoardo Vigna, responsabile di Pianeta 2030 del Corriere. Sempre il 6 aprile, alle 15, scopriremo il vincitore del «Premio Green Book». Infine, domenica 7, dalle 11.30, si torna a parlare di acqua, con Andrea Rinaldo, «premio Nobel per l’acqua» e Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici.

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