La Green Week di Trento. Realacci: imprese alla svolta

Corriere della Sera / di Maria Elena Zanini

Non è moda. La sostenibilità è una necessità. Il dato emerge con chiarezza durante la presentazione della Green Week, nell’evento che si è tenuto ieri nella sede della Commissione europea di Milano. Una sede particolarmente adatta all’occasione, sottolinea Massimo Gaudina, direttore della rappresentanza a Milano della Commissione Ue: «La sostenibilità è diventata il centro dell’agenda von der Leyen che vuol far diventare l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050». Molto sta cambiando, ma il processo deve accelerare. «In Italia già molti settori della nostra economia si stanno muovendo da anni in questa direzione — rimarca Ermete Relacci, presidente della Fondazione Symbola —. Sul totale delle nostre imprese, un terzo negli ultimi cinque anni ha fatto investimenti che hanno a che fare con l’ambiente».

Il Nord si conferma l’area più virtuosa con 215.495 imprese che hanno effettuato eco-investimenti tra il 2015 e il 2019. Numeri raggiunti senza alcuna legge che lo imponesse, ma tramite la comprensione del fatto che o si innova in chiave green e si chiude. E l’Italia sembra averlo capito prima di molti altri Stati europei. Per questo il Festival della Green Economy, nell’ambito della Green Week, ha deciso di fare un salto di qualità, spiega Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost: «Serviva un momento che convogliasse tutti i principali esperti a discutere di questi temi: siamo passati da 100 a 300 relatori, da 20 a 60 incontri,».

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