Gazzetta di Parma -

Luxury, logistica, edilizia e digitale «verdi». E 5 finalisti per il premio «Green Book»

Il mondo del lusso, che risparmia e valorizza le proprie materie prime e cerca soluzioni per affiancare all’alta qualità un principio di rigorosa circolarità. E poi il settore che dall’essere uno dei più inquinanti ambisce ad essere uno dei primi a decarbonizzare: la logistica, che vede ad esempio dell’intermodalità uno dei fattori di sviluppo sostenibile percorribili. E ancora l’edilizia, che negli ultimi anni è stata spinta a trovare soluzioni ecologiche con una velocità di reazione non da poco, o il mondo del digitale, che sembra etereo ma in realtà richiede altrettanta attenzione per ridurre il suo impatto ambientale.

Sono questi alcuni dei principali temi di dibattito del Festival Della Green Economy che si terrà questo weekend (da oggi fino a domenica 7 maggio) a Parma. Verranno affrontati, come ogni anno, senza fare ricorso a ideologie o iper semplificazioni, con uno sguardo realistico sulle sfide della transizione green, su quanto già è stato fatto e quel che resta da costruire. A garantire questo approccio è la partecipazione di imprenditori di alto livello che con queste tematiche si confrontano ogni giorno, prendendo decisioni che alla lunga imprimono una direzione al settore di cui fanno parte. E così si potranno ascoltare, oggi alle 15 a Le Village by CA, Alessandro Della Valle, presidente Confindustria Casambiente, Daniele Gualdani, amministratore unico Lem Industries, Massimo Poliero, presidente e amministratore delegato Legor Group, Alfredo Rosini, amministratore delegato Iren Ambiente Toscana e Cristina Squarcialupi, presidente Unoaerre Industries, pronti a focalizzare l’attenzione sui metalli preziosi, materie prime su cui un approccio circolare è già possibile (come, lo spiegheranno loro).

Verranno sdoganati anche alcuni “falsi miti” relativi al mondo del lusso, grazie all’esperienza decennale delle figure chiamate in causa: si parlerà di pelle e finta pelle, per scoprire quale delle due alternative è più sostenibile, col contributo di Luca Fumagalli, direttore responsabile La Conceria, Tommaso Lapi, amministratore delegato GiEllemme e Giacomo Zorzi, direzione sede Veneto UNIC (li si potrà ascoltare sempre venerdì, sempre a Le Village by CA, alle 16:30). Una riflessione più ampia sul tema, per capire quanto effettivamente le buone pratiche siano diffuse nel settore, quali siano, e come proseguire da qui in avanti, la forniranno il giorno successivo Francesco Bencini, direttore generale Creazioni Lorenza, Andrea Boccardo, account relationship leader auxiell, Giovanni Bonotto, direttore creativo Bonotto, Omar Antonio Cescut, commercial, communication & marketing director BTT Italia e Flavio Raimondo, amministratore delegato Green Up, domani alle 15 nella stessa location.

Per capire invece come procede la transizione dell’edilizia, che, come anticipavo, dagli ultimi anni di bonus è stata incentivata fortemente a compiere una svolta green, bisognerà ascoltare, domani alle 10 al Complesso della Pilotta, Davide Feroldi, infrastructures & Eco Manager Gruppo Chiesi, Simone Gheduzzi, architetto Diverserighestudio, Andrea Grillenzoni, direttore generale Garc e Gianluca Vigne, ingegnere, amministratore delegato Areatecnica, che proveranno a rispondere ad una domanda fondamentale: gli edifici davvero sostenibili sono un miraggio o realtà?

Lato logistica, invece, si proverà a capire come integrare le modalità di trasporto e favorire quello via ferro a quello via gomma, ancora troppo diffuso sul nostro suolo nazionale. A fornire una prospettiva saranno due personaggi già al lavoro su questo fronte, ossia Gianpaolo Serpagli, presidente Cepim – Interporto Parma e Mario Sommariva, presidente autorità portuale La Spezia, domani alle 15 all’APE Parma Museo.

E se invece il dibattito sulla sostenibilità del mondo digital tende a sorprendere, perché ci si trova in un ambito decisamente meno tangibile, si potrà capire come mai è più che necessario parlarne grazie a chi si muove ogni giorno nel settore per trovare nuove soluzioni, come Laura Di Dio, head of benefit unit Gag Società Benefit, e come Alessio Alberini, Impact business consultant, Elisa Elena Geraci, chief value officer and lawyer, Rosanna Oberbozen, head of creative department Gag Società Benefit, Luca Sfulcini, amministratore e titolare De Simoni SRL, oggi alle 15 alla Pilotta.

E se gli imprenditori offriranno il loro punto di vista pragmatico su come orientare le proprie scelte sulle alternative più sostenibili, se si vuole avere un quadro completo della situazione, non si può non ricorrere anche al contributo degli scrittori, che dopo aver osservato possono restituire il senso complessivo di quanto visto. E così sulla sostenibilità è fiorita una moltitudine di opere di valore: una giuria scientifica, composta da esperti, ha già selezionato i libri migliori, finalisti del Premio Green Book. Verranno presentati nella tre giorni di Parma: fra gli altri si potrà ascoltare, oggi alle 15 al Laboratorio Aperto San Paolo, Alberto Grandi che parlerà del suo “L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa” (edito da Aboca). La Storia della conservazione della neve è infatti un’epopea mondiale che tocca tutte le aree geografiche e tutte le grandi civiltà: attraverso un arco temporale che va dall’antichità ai giorni nostri, l’autore ripercorre le tappe di questa incredibile storia, in gran parte sconosciuta, che ha avuto momenti davvero epici e ha rappresentato, almeno fino alla metà del XX secolo, una realtà economica di rilevanza internazionale. A seguire, alle 16, toccherà a Nicoletta Ferro e Marco Stampa con il loro “La sostenibilità è un’impresa” (edito da Hoepli), definito “una bussola per il business tra sfide globali e greenwashing”, per orientare le realtà imprenditoriali, divise tra i rumori di fondo della comunicazione “green”, spesso concepita come fine e non mezzo, e la complessità di norme, standard e buone pratiche.

di Maria Gaia Fusilli

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