Premio GreenBook 2024, scelta oggi la cinquina finalista. Ecco i titoli

Al voto della giuria popolare andranno: Quello che sai sulla plastica è sbagliato (Gribaudo), di Simone Angioni, Stefano Bertacchi, Ruggero Rollini; Guarire la democrazia (minimum fax), di Leonardo Becchetti; Gli animali di Calvino (Treccani), di Serenella Iovino; La Groenlandia non era tutta verde (Egea), di Gianluca Lentini; Bestiario selvatico (La nave di Teseo), di Massimo Zamboni. La fase finale il 6 aprile a Parma al prossimo Festival della Green Economy.

Il Premio Green Book, alla sua seconda edizione, è un riconoscimento che si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy. È uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quei titoli che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull’ambiente ma anche sulle nostre industrie, sulle città o sulle politiche pubbliche. Provando a favorire, in questo modo, una cultura della sostenibilità in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano.

Si è riunita questa mattina la Giuria del Premio che ha selezionato i 5 titoli che accederanno alla fase finale. I titoli scelti sono:

  • Simone Angioni, Stefano Bertacchi, Ruggero Rollini, Quello che sai sulla plastica è sbagliato (Gribaudo)
  • Leonardo Becchetti, Guarire la democrazia (minimum fax)
  • Serenella Iovino, Gli animali di Calvino (Treccani)
  • Gianluca Lentini, La Groenlandia non era tutta verde (Egea)
  • Massimo Zamboni, Bestiario selvatico (La nave di Teseo)

La giuria era composta da diverse personalità del mondo dell’impresa, della green economy, del giornalismo e dell’Università. In particolare sono intervenuti: Elena Comelli, giornalista del Corriere della Sera, Sonia Sandei, vicepresidente vicario di Confindustria Genova, Andrea Condotta, public affairs & innovation manager di Gruber Logistics, Martha Friel, docente di Management del Turismo, Università IULM, Fulvia Bacchi, direttore generale UNIC Concerie Italiane ed Edoardo Vigna, responsabile Pianeta 2021, Corriere della Sera, Veronica Tibiletti, docente di Economia aziendale dell’Università di Parma, Silvia Bodoardo, docente Gruppo di Elettrochimica del Politecnico di Torino, Isabella Manfredi, direttore comunicazione, relazioni esterne e CSR di Feralpi, Luca Pagni, giornalista de La Repubblica. A presiedere la giuria è Davide Bollati, presidente di Davines Group.

Il Premio Green Book entra ora nella fase finale: le 5 opere saranno esaminate dalla Giuria dei Lettori, composta da imprenditori, docenti, rappresentanti delle associazioni di categoria e giovani laureandi, chiamati a partecipare alla votazione per decretare i vincitori del Premio il 6 aprile 2023 a Parma in occasione del Festival della Green Economy (maggiori dettagli sul sito https://www.greenweekfestival.it/).

LA CINQUINA FINALISTA: OPERE E AUTORI

Quello che sai sulla plastica è sbagliato (Gribaudo), di Simone Angioni, Stefano Bertacchi, Ruggero Rollini

Libro. Tutta intorno a noi e, al tempo stesso, oggetto non identificato: la plastica (termine generico che racchiude in realtà un universo) affolla le nostre vite. Proprio come la star di una serie TV, è sempre sulla bocca di tutti, amata e odiata, oggetto di gossip, fake news, fraintendimenti, venerazioni o invettive. Questo libro, frutto di ricerche e ampie competenze, si pone fin dal titolo l’obiettivo di sfatare molti miti legati al mondo della plastica grazie a uno sguardo scientifico, e al tempo stesso, illustrando al lettore panorami sconosciuti. Che cosa sono plastiche e polimeri e come si creano? Parlando di ambiente e riciclo, qual è lo stato di salute attuale del nostro mondo? Quali i progressi degli ultimi anni e quali le criticità? E che cosa ci riserva il futuro? Quanto è lontano, concretamente, il “sogno” di produrre su larga scala e con costi accessibili plastica da materiali quali il mais o la canna da zucchero? «Cos’è la plastica? Probabilmente anche voi, nel leggere il titolo del paragrafo, avete visualizzato nella mente il vostro concetto di plastica e ora state aspettando una risposta chiara da parte nostra. Ci spiace deludervi, noi stessi ci siamo posti questa domanda prima di iniziare a scrivere il libro e non siamo sicurissimi, nonostante i lunghi mesi di studio, di aver raggiunto una risposta univoca. Siamo certi che anche ora, mentre leggete queste pagine, molti di voi saranno circondati da oggetti di plastica. Lo siamo tutti fin dalla nascita, perciò siamo convinti di poterla riconoscere a colpo d’occhio, o per lo meno questo è ciò che crediamo. In realtà, la parola “plastica” racchiude un bacino enorme di materiali molto diversi tra loro, ognuno con proprietà e usi specifici. Il termine è talmente generico che non esiste una definizione condivisa. Tutte le volte che si prova a stabilire cosa ricade sotto il concetto di “plastica”, sul piano scientifico e normativo, si finisce per dilungarsi in precisazioni che sono fondamentali per evitare fraintendimenti». Con tante curiosità e aneddoti.

Autori. Simone Angioni è un chimico con un dottorato sulla sintesi di polimeri innovativi per la transizione energetica. Da anni si occupa di divulgazione scientifica con focus su energia e sostenibilità. Collabora, come docente, con diversi master di comunicazione della scienza. È autore per Gribaudo di Chimica in 5 minuti (2021) e di Con la giusta energia (2022).

Stefano Bertacchi è ricercatore nell’ambito delle biotecnologie industriali presso l’Università Milano Bicocca, si occupa della produzione di molecole di interesse industriale, tra cui le bioplastiche biodegradabili, mediante l’uso di microrganismi geneticamente modificati o meno. Nominato nel 2022 dalla Commissione Europea come EU Bioeconomy Youth Ambassador,è divulgatore scientifico attivo sui social media e in eventi live. Autore di diversi libri dedicati al mondo delle biotecnologie e della microbiologia per il grande pubblico. Ha scritto 50 grandi idee biotecnologie (Dedalo, 2021), Piccoli geni (Hoepli, 2021) e Geneticamente modificati (Hoepli, 2017).

Ruggero Rollini è laureato in chimica e si occupa di comunicazione della scienza. Ha conseguito il Master in comunicazione della scienza Franco Prattico presso la SISSA di Trieste con una tesi sulla chemofobia, la paura irrazionale delle sostanze chimiche (di sintesi). Ha scritto C’è chimica in casa. La scienza quotidiana che ti migliora la vita (Mondadori, 2022) ed è stato autore per Superquark+ e Noos.

Guarire la democrazia (minimum fax), di Leonardo Becchetti

Libro. Siamo in grado di vincere la sfida climatica? La transizione ecologica è possibile? L’intelligenza artificiale ucciderà il lavoro? Il voto col portafoglio può cambiare il mondo? Il paradigma economico può essere riformato? Una trasformazione della politica in Italia è attuabile? E i social media alimentano il dibattito o lo avvelenano? Sono tutte domande per le quali non esiste una risposta giusta, se non quella di rimetterci in gioco, di tornare a fare della democrazia non un diritto acquisito, ma una conquista quotidiana. Un sistema sociale ed economico che produce povertà, insostenibilità ambientale e diseguaglianze sociali minaccia l’essenza stessa della nostra democrazia. Inutile aspettare Godot e invocare sovrani illuminati, mani invisibili o soluzioni dall’alto. La felicità esiste ma è un esercizio faticoso. L’impegno alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, alla costruzione di relazioni e comunità è la via da percorrere per ottenere soddisfazione e ricchezza di significato della nostra vita e anche la soluzione a molti dei maggiori problemi odierni. Come dipanando un ideale filo di Arianna, Leonardo Becchetti ci suggerisce una strada per un nuovo paradigma economico nel quale diventare padroni e non vittime delle incredibili potenzialità dei nostri giorni.

Autore. Leonardo Becchetti insegna Economia politica presso l’Università Tor Vergata di Roma. Editorialista di Avvenire, del settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore. Cofondatore di Next. Nuova economia per tutti e di Gioosto, e presidente del Comitato Etico di Etica Sgr. È consigliere presso i ministeri dell’Ambiente, delle Finanze e del Lavoro. Minimum fax ha già pubblicato Capire l’economia in sette passi. Persone, mercati e benessere (2016) e Bergoglionomics. La rivoluzione sobria di papa Francesco (2020).

Gli animali di Calvino (Treccani), di Serenella Iovino

Libro. Dal Sentiero dei nidi di ragno a Palomar, Italo Calvino non ha mai smesso di raccontare animali. Ma che cos’hanno In comune una colonia di formiche argentine nel Ponente ligure, un gorilla albino nello zoo di Barcellona, una gallina in un’officina torinese, gatti ribelli in una città industriale e un coniglio transfugo dalle grinfie dei vivisettori? La risposta è semplice: sono tutti animali che ci dicono di noi umani e del modo in cui la nostra specie è diventata così pesante sulla Terra da determinare una nuova età geologica: l’Antropocene. Seguendo le tracce di Calvino attraverso le storie di questi cinque protagonisti all’apparenza improbabili, Serenella Iovino ci parla di un’epoca in cui l’animale è minaccioso e minacciato, e soprattutto non è il totalmente “altro”: perché animali siamo anche noi, creature in un mondo che sfida gli equilibri, anche politici, di un difficile percorso di co-evoluzione.

Autrice. Serenella Iovino è professore ordinario alla University of North Carolina, Chapel Hill, dove ha inaugurato la prima cattedra congiunta di Italian Studies e Environmental Humanities. Saggista, studiosa di filosofia e di letteratura, è tra i protagonisti internazionali del dibattito sulle scienze umane per l’ambiente e l’ecocritica. Tra i suoi libri pubblicati in italiano: Filosofie dell’ambiente. Natura, etica, società (Carocci, 2004), Ecologia letteraria. Una strategia di sopravvivenza (Edizioni Ambiente, 2006), Paesaggio civile. Storie di ambiente, cultura e resistenza (il Saggiatore, 2022). Collabora con il quotidiano “la Repubblica”.

La Groenlandia non era tutta verde (Egea), di Gianluca Lentini

Libro. Che cos’è il cambiamento climatico? Come si misura? Come facciamo a sapere che cosa sta davvero accadendo e che cosa potrebbe avvenire in futuro? Quanto siamo sicuri che il cambiamento climatico attuale sia di origine umana? E, soprattutto, che cosa si può fare ora e quali decisioni possiamo prendere? Partendo da leggende e saghe nordiche (dove scopriremo, tra le altre cose, perché la bianchissima Groenlandia porta un nome che in realtà significa «terra verde»), Gianluca Lentini ci invita a intraprendere un vero e proprio viaggio di esplorazione nel cambiamento climatico: un passo alla volta, ci accompagna con le definizioni e i dati necessari, con le leggi e le equazioni della matematica, della fisica e della chimica (sempre raccontate in modo a tutti comprensibile), appassionandoci pagina dopo pagina con storie, fenomeni ed effetti. Approderemo, infine, alle possibili azioni da mettere in atto per mitigarlo e per adattarci. Il libro si chiude con un fondamentale «ripasso contro il negazionismo», perché sono ancora troppi i luoghi comuni che imperano quando si parla di clima e di cambiamento climatico.

Autore. Gianluca Lentini, geofisico specializzato in climatologia, lavora come ricercatore e project manager per Poliedra, centro di servizio e consulenza del Politecnico di Milano, dove si occupa di progetti internazionali dedicati alla sostenibilità ambientale e alle aree di montagna. Ha pubblicato Gaia. Il pianeta Terra e il clima che cambia (2013), Storie del Clima. Dalla Mesopotamia agli Esopianeti (2021) e, come curatore scientifico, Arambì. Insieme per dare una mano alla Terra (2019).

Bestiario Selvatico (La nave di Teseo), di Massimo Zamboni

Libro. Gli esseri umani hanno vissuto da sempre fianco a fianco con gli animali. Con alcuni, addirittura, conviviamo da millenni. Al contrario, da quando la nostra società si è fatta più cittadina e industriale, abbiamo quasi perso il contatto con quelli che chiamiamo selvatici. Della loro presenza, anche quando frequentiamo gli stessi spazi, spesso nemmeno ci accorgiamo. Il mondo che popolano, però, è anche il nostro e l’influenza dell’uomo sull’ambiente che lo circonda ha portato a cambiamenti enormi, anche per quegli animali che, all’uomo, sfuggono. Anche nel nostro territorio possiamo trovare innumerevoli animali alloctoni, ossia intrusi, inseritisi più o meno a forza in un ambiente che non era il loro con conseguenze diverse e imprevedibili sull’ecosistema, ma anche sull’economia di interi paesi e regioni. Oltre a questo sperimentiamo con sempre maggior evidenza una serie di ritorni inaspettati. Animali selvatici che ritenevamo scomparsi per sempre dalle nostre parti sono tornati ad abitarle, approfittando dello spopolamento delle zone montane e rurali o adattandosi ai nuovi contesti. In Bestiario selvatico Massimo Zamboni va alla ricerca di questi animali e degli uomini che con loro hanno a che fare. Li osserva e li racconta, aiutato dai disegni di Stefano Schiaparelli, con la passione del naturalista, l’occhio attento dell’artista e la penna del grande scrittore, trasformando le loro storie in una metafora del nostro vivere.

Autore. Massimo Zamboni è nato a Reggio nell’Emilia nel 1957. È musicista, cantautore e scrittore. È stato chitarrista e compositore del gruppo punk rock italiano CCCP e dei CSI. Ha pubblicato: Emilia parabolica. Qua una volta era tutto mare (2002); Il mio primo dopoguerra. Cronache sulle macerie: Berlino Ovest, Beirut, Mostar (2005); In Mongolia in retromarcia (2009); Prove tecniche di resurrezione (2011); L’eco di uno sparo (2015), Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi (con Vasco Brondi, La nave di Teseo, 2016), Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino Ovest (2017), La macchia mongolica (2020), La trionferà (2021) e, insieme a Giovanni Lindo Ferretti, Il libretto rozzo di CCCP e CSI (2022).

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