Samia, l’attenzione per l’ambiente di chi lavora la pelle “che va a contatto con la pelle”

Quando si pensa alla lavorazione della pelle, qualcuno potrebbe pensare a un settore con un impatto negativo sull’ambiente. Senza sapere, tuttavia, che non è necessariamente così. Samia, una delle aziende che parteciperà all’edizione 2018 della Green Week, da Arzignano, principale polo produttivo Nazionale ed Europeo per ogni tipo di pellame, dimostra proprio questo. “Da noi c’è un’attenzione smodata per l’ambiente – racconta Raoul Sartori, direttore ricerca e sviluppo dell’azienda – Succede un po’ anche per affrancarci dall’opinione comune, che vede le lavorazioni della pelle come molto impattanti. Ma in realtà questo mondo ha delle esigenze che sono spesso superiori a quelle dell’alimentare e della cosmetica, e sono esigenze vere, perché molti di questi materiali vanno a contatto con la pelle dell’utilizzatore”.

Samia, che è attiva ormai da oltre 40 anni e che produce prodotti chimici per la rifinizione delle pelli, ha sempre avuto fra i propri obiettivi quelli di togliere dai prodotti e dalle lavorazioni sostanze indesiderate come gli alchifenoli etossillati, i solventi o la formaleide. “È un lavoro continuo – spiega Sartori – Si aggiungono sempre nuove sostanze alla lista delle indesiderate, e noi cerchiamo di superare quelle che sono le esigenze normative, anche perché il mondo degli utilizzatori della pelle ci chiede un passo in più. È ovvio che come sfida diventi più difficile, ma la risolviamo giorno per giorno, per essere sempre più ecologici”. L’azienda, che lo scorso anno ha registrato ricavi per oltre 27 milioni, destina infatti alla ricerca e sviluppo circa il 10% del fatturato, così da essere sempre all’avanguardia non solo per la realizzazione di nuovi prodotti, ma anche dal punto di vista ambientale. “siamo state una delle prime aziende certificate per qualità, ambiente e sicurezza” e ora intende aderire anche al programma Zdhc (Zero Discharge of Hazardous Chemicals). “Si tratta di un’emanazione di Green Piece, che cerca di fare chiarezza sulle sostanze indesiderate nei beni di consumo, andando oltre a quelli che sono i limiti imposti dalle normative e cercando di offrire delle soluzioni per analizzare e certificare cosa va bene e cosa non va bene”, continua Sartori.

C’è poi un altro punto fondamentale sul fronte della sostenibilità, ovvero quello dell’evitare gli sprechi. Su questo fronte Samia “ha introdotto un approccio strumentale e sistematico che non c’era e che noi abbiamo iniziato a portare da una decina d’anni” e lo ha fatto con il sistema ‘SAMIA Color System’. “In sostanza – illustra il direttore ricerca – permette la gestione del colore, in maniera da utilizzare i nostri prodotti nella maniera più efficiente possibile, con un risparmio da parte del cliente, che non spreca, ma anche ambientale, perché si evita un surplus di prodotti da smaltire o da riutilizzare”. Oltre a questo l’azienda di Arzignano rende possibile progettare il colore ‘in piccolo’, per evitare gli sprechi, così da poter fare le prove con la quantità di materiale minore possibile e andare successivamente in produzione con la giusta quantità di prodotto. In pratica senza andare a cercare il colore che assomiglia di più a quello che ci chiede un cliente, riusciamo a crearlo personalizzato evitando al tempo stesso gli sprechi”.

In occasione della Green Week, mercoledì 14 marzo Samia, Acque del Chiampo, Dani e Ilsa aprono le porte al pubblico con il progetto speciale Arzignano Green Land. Per registrarti all’evento, clicca qui.

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