Si chiude la Green Week. Le imprese: “Transizione necessaria ma serve pragmatismo”

Durante il Festival della Green Economy a Parma, imprenditori come Giuseppe Pasini, Francesco Mutti e Giampaolo Dallara hanno sottolineato l’importanza di abbattere le emissioni per garantire un futuro al pianeta. “Ma bisogna superare le ideologie”. La manifestazione, con oltre 70 talk e quasi 300 relatori, ha registrato un grande successo, con eventi sold out sia in Piazza Garibaldi che nelle altre sedi. La curatrice Pizzi: “Soddisfatti per il crescente coinvolgimento delle istituzioni, delle imprese, della comunità locale e dei giovani”

L’abbattimento delle emissioni è indispensabile per garantire un futuro al pianeta, ma bisogna smetterla con le ideologie e affrontare pragmaticamente la complessità delle questioni che la transizione ecologica pone”. Si potrebbe riassumere con queste poche battute il senso degli interventi dei moltissimi imprenditori presenti durante la tre giorni del Festival della Green Economy a Parma, a partire da Giuseppe Pasini (Feralpi) fino a Francesco Mutti passando per Giampaolo Dallara.

Una kermesse caratterizzata da una massiccia presenza agli oltre 70 talk, che ha visto dibattere quasi 300 relatori provenienti da tutta Italia su un arco ampio di tematiche che vanno dalla decarbonizzazione dei processi industriali fino alla sostenibilità sociale. Piazza Garibaldi, cuore della città, ha visto tutti i principali eventi del festival sold out, così come hanno registrato il tutto esaurito il restante 90% degli incontri che si svolgevano nelle complessive 12 sedi del Festival.

“Siamo molto soddisfatti di questa quattordicesima edizione del Festival della Green Economy – dichiara Alessandra Pizzi, curatrice della manifestazione – perché è cresciuto molto sia il coinvolgimento delle istituzioni locali sia del mondo delle imprese, ma soprattutto quello della comunità locale e in particolare dei giovani. Il Festival ha contributo a far diventare per tre giorni Parma capitale della Green Economy e a dimostrare, come sostiene il presidente del comitato scientifico Ermete Realacci, che la sostenibilità non è tanto una moda quanto un fattore di competitività per le imprese”.

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